“Dalle stalle…alle stelle!” – Commedia Dialettale

Giovedi 27 luglio alle ore 21:30 in piazza G. Mauro

Che dire di questa nuova commedia? Vi posso dire solo: prendete una extraterrestre, anzi no…prendetene due, una curiosa e l’altra imbranata, mettetele in un armadio ad osservare le dinamiche di un marito succube ,di una moglie con  puzza sotto il naso e manie di nobiltà ,unitele a delle attempate ballerine di Burlesque e ad una gorgheggiante e svampita cantante lirica, ad una cameriera paranoica, ad un pastore sardo, alla sua pecora…e …vedrete cosa esce…..risate a volontà…Buon divertimento!!!!

 La compagnia nasce alla fine degli anni novanta , quasi per gioco, con piccoli spettacoli nell’ambito del  paese. Supportata poi, dal consenso del pubblico , si concretizza legalmente con uno statuto  e negli ultimi anni diventa APS entrando a far parte del Registro unico nazionale del terzo settore come compagnia dialettale, per diffondere la memoria del dialetto locale e mantenere il legame profondo e radicato con la  terra d’origine. La peculiarità della Riemughe surve  di essere formata da sole donne che interpretano anche ruoli maschili è nata per vari motivi; innanzitutto abbiamo voluto dar voce e rendere omaggio simbolicamente a tutte quelle donne che molto spesso, nei secoli e negli anni passati, sono state i perni indispensabili, silenziosi e forti delle famiglie dell’entroterra ligure, facendo vite dure e sacrifici ma, essendo poco viste e riconosciute! Oltre a questo, avevamo  il desiderio di esplorare direttamente il mondo degli  uomini…per  conoscerne e comprenderne  meglio le dinamiche. Così , vestendo  i panni di chi a volte può diventare nostro antagonista, abbiamo potuto vedere e sciogliere certi blocchi riuscendo ad avvicinarci al maschile in modo più obiettivo e amorevole. Aldilà di tutti gli importanti obiettivi descritti sopra, però, lo scopo  principale che si prefigge la compagnia è  quello di portare convivialità, risate ed allegria in un mondo dove, sempre più spesso, ci si isola e ci si incupisce  pieni di paure , depressioni e tristezze! Allora, spinte dal desiderio di veder sorridere la gente , in modo semplice ma non semplicistico  ci travestiamo come delle macchiette da avanspettacolo, creando personaggi buffi e fuori dalle righe, interpretando  storie improbabili ma ricche di battute e riferimenti ridicoli… ed il pubblico apprezza la nostra semplicità ed immediatezza ripagandoci , ormai da più di vent’anni, con  applausi e tante sane risate liberatorie che ci riempiono il cuore ! Questa è la “Riemughe surve”…queste siamo noi!

DOLCEACQUA INCONTRA: Alessandra Chiappori e Stefano Ascheri

111 LUOGHI DELLA RIVIERA DEI FIORI CHE DEVI PROPRIO SCOPRIRE
DI Alessandra Chiappori e Stefano Ascheri

Avete mai bevuto un rubino? Cosa ci fa una bicicletta su un campanile? In quale luogo Clau-de Monet disse “ho l’impressione che farò cose bellissime”?

“Riviera dei fiori”: così è conosciuto il tratto più occidentale della Liguria che inizia da Cervo e prosegue verso il confine con la Francia, fino a Ventimiglia. La provincia di Imperia è uno spazio circoscritto dove tra la montagna e il mare passano solo pochi chilometri – li si può percorrere lasciandosi il chiasso balneare alle spalle e scoprendo a ogni curva incantevoli vallate, microcosmi di storie tra artigianato, sorprendenti ricette, ardesia, tronchi antichi e saggezza che profuma di terra. Dalla spiaggia, affacciata su un tratto di Mediterraneo amato dalle balenottere, alla cima più alta della Liguria, con i suoi 2200 metri, lo sbalzo è notevole e il paesaggio lo asseconda, plasmato dalle mani dell’uomo con le terrazze, le “fasce”, che fanno delle colline strisce di terra coltivabile. Dai boschi agli oliveti, dalle calette azzurre alle piste di sci di fondo, tra le chiome degli ulivi taggiaschi, i pergolati di vigna che striscia al sole e i rigogliosi giardini che punteggiano un lembo di terra che scivola in mare. Piante esotiche affiancano palmeti, bizzarre cipolle si alternano a cactus e i fiori sono ovunque: zagare e carciofi, zafferano e lavanda raccontano di spericolate coltivazioni. Un sogno perpendicolare e assolato, che dal mare si innalza fino ai duemila metri. Un lembo di terra, un confine, aspro e delicatissimo, color pastello, dove i gruppi di case sbocciano improvvisi come le storie, che l’entroterra custodisce. È la “Riviera dei Fiori”, una terra ricchissima ma poco conosciuta che questa guida cerca di raccontare attraverso 111 luoghi.
Stefano Ascheri nasce a Imperia e si diploma in Immagine fotografica, filmica e televisiva. Appas-sionato di libri, si occupa di eventi e manifestazioni nella libreria di famiglia e gestisce l’archivio storico del bisnonno, fotografo nel Ponente ligure tra gli anni Dieci e gli anni Quaranta del Nove-cento. Ama il buon cibo, la buona compagnia e la musica, passione che coltiva frequentando uno storico coro imperiese. Alessandra Chiappori è una giornalista imperiese, ha scritto di turismo, eventi e cultura tra Liguria e Piemonte e si occupa di comunicazione e uffici stampa. È dottoressa di ricerca in semiotica: ha studiato a lungo il rapporto tra Italo Calvino, lo spazio e i luoghi. È autrice della guida lettera-ria Torino di carta (Il palindromo, 2019) e racconta di libri online su Lucialibri, Turismo Lettera-rio e sul suo blog A contrainte.


Info e prenotazione Ufficio Iat Dolceacqua: +39 0184 206666 – iat@dolceacqua.it

“ALTAVIA, Storie di Cielo, Terra e Mare” proiezione documentario

Castello dei Doria – Ore 21:30 – Entrata Libera

A più di dieci anni dalla sua prima messa in scena itinerante, LIBER THEATRUM ripropone, con la regia di Diego Marangon e in maniera stanziale sul palco del Castello dei Doria, lo spettacolo “PUNTI DI VISTA” liberamente ispirato al curiosissimo e geniale testo francese “Esercizi di stile” di Raymond Queneau, splendidamente tradotto in Italia per Einaudi da Umberto Eco.

Tante novità per un lavoro teatrale divertente, con soluzioni originali tali da coinvolgere in maniera sorprendente il pubblico e che permette agli innumerevoli interpreti di pescare tra le numerosissime e sorprendenti possibili reinterpretazioni pensate per essere messe in scena, partendo e prendendo spunto da una storia molto comune e banale: un breve episodio di vita quotidiana ambientato nella Parigi degli anni ’40 diventata una raccolta di ben 99/novantanove piccoli racconti, che sono in realtà lo stesso, identico, episodio scritto e riscritto continuamente sempre in maniera diversa…

Raymond Queneau trasforma cioè il “fatto” utilizzando per ogni versione uno stile, una figura retorica, un genere diverso, raccontandolo in maniera nuova, inaspettata e originale ogni volta. Un effetto comico talvolta travolgente, ma soprattutto un esperimento sulle molteplici possibilità del linguaggio, con ingredienti assolutamente scarni e improbabili. Lo spettacolo vedrà gli attori impegnati nei ruoli di personaggi diversi, ognuno con il proprio personale punto di vista, utilizzato per raccontare lo stesso banale episodio: “un uomo dal collo allungato che su un pullman di una linea urbana a Parigi litiga con altri passeggeri”.

La genialità del grande scrittore francese Raymond Queneau portata in scena scegliendo le figure più adatte alla versione teatrale, per un divertimento assicurato e diverso ogni volta, allo scopo di creare al meglio l’atmosfera giusta, nel rispetto delle volontà dell’autore francese, che con il suo lavoro ha voluto dimostrare quanto la realtà possa essere sfaccettata, poiché essa non può prescindere da chi la osserva.

DOLCEACQUA INCONTRA

Aperitivo con l’autore in Enoteca Regionale

Mercoledì 19 Luglio
Alessandro Carassale e Lorenzo Bagnoli – “Riviera Italiana e Francese: Similitudini e differenze”
Il volume raccoglie i contributi di studiosi afferenti a diverse discipline (storia, geografia, economia, sociologia, ecc.) che nella primavera del 2019 hanno partecipato al convegno internazionale sul tema dello sviluppo del turismo nella Riviera Ligure e nella vicina Costa Azzurra, mettendone a confronto similitudini e differenze. L’evento, promosso dall’Istituto Internazionale di Studi Liguri di Bordighera in collaborazione con il CETHAM (Centre d’Etude et d’Histoire du Tourisme des Alpes Maritimes et de la Méditerranée) di Nizza, si era tenuto in due giornate, a Nizza e Bordighera.
Il progetto, di cui il libro è il risultato finale, intendeva sviscerare meglio il fenomeno turistico nei due ambiti, partendo dalla dimensione storica per giungere a quella economica, con particolare attenzione allo sviluppo della hôtellerie di lusso, oltre che di pensioni, negozi, agenzie di viaggio, banche, luoghi di intrattenimento e la conseguente nascita di nuovi professioni e mestieri; inoltre si intendeva porre l’accento sull’impatto urbanistico e paesaggistico del turismo, nonché soppesarne l’aspetto sociologico, legando infine i risultati per proporre strategie innovative di promozione delle risorse.

Mercoledì 2 Agosto
Luigi Iperti – “Storie di Frontiera. Il secondo dopoguerra ai confini occidentali”
“Storie di frontiera” è una appassionata ricostruzione, in base a nuovi documenti di archivio, delle tormentate vicende del dopoguerra alla frontiera occidentale a seguito del Rattachement di Tenda, Briga, Mollières, Piena Alta, Libri e Piena Bassa da parte della la Francia e di una serie di rettifiche della frontiera che sottrassero pascoli e boschi di molti comuni italiani di frontiera. La terra brigasca fu divisa tra due patrie, con il capoluogo La Brigue diventato francese e le frazioni di Realdo, Piaggia, Upega e Carnino rimaste italiane. Storie per il ricupero di pascoli e boschi rimasti al di là del confine. Storie di sconfitte ma anche di vittorie, come quella dei pastori di Realdo che, dopo un lungo arbitrato, ottennero in proprietà in terra francese parte degli aviti pascoli. Storie di coraggiose comunità contadine e di pastori, ma anche storie di personalità generose e combattive: tra cui una donna eccezionale per i tempi, Nilla Gismondi, presidente del Comitato per l’Italianità della Valle Roia, il giovane parroco di Realdo don Guido Pastor ed il sindaco di La Brigue, Armand Gastaud, gran protagonista del Rattachement. Storie dove emergono i protagonisti del mondo politico di quegli anni, il Presidente Alcide De Gasperi, il più volte Ministro, Paolo Emilio Taviani, e molti altri Ministri impegnati in un dialogo continuo, che oggi appare incredibile, di attenzione al popolo degli elettori. Oggi a 75 anni dal termine del conflitto le storie continuano con racconti di pace. Le ferite si sono rimarginate e sentimenti di amicizia e fratellanza animano gli incontri delle piccole comunità frontaliere.

Mercoledì 9 Agosto
Monica Di Rocco – “Ricordati di me: la bicicletta scassate e altre storie”
Il primo capitolo, il più bello, è quello  che Monica trascrive  fedelmente dagli appunti di  sua madre  che bambina, ci guida  nella dura vita della sua famiglia d’origine,  nel  Molise del dopoguerra fino all’ultimo suo  viaggio di ritorno nella sua casa natale nel   1998. Il racconto della mamma Antonietta si interrompe   bruscamente all’arrivo della malattia d’Alzheimer…  le  sue  ultime parole, scritte male,  ritornano ai ricordi della sua infanzia e ci  parlano della sua bicicletta scassata… Sono state proprio quelle ultime parole e alcuni comportamenti della madre ad allertare Monica e la conferma arriva nel 1997 con la diagnosi dell’Alzheimer. Monica, durante l’esordio della malattia della madre scopre nell’Arteterapia un potente strumento  di resilienza che l’aiuta ad affrontare il dolore immenso.  Non avrebbe mai immaginato di potercela fare ma l’esprimere i suoi turbamenti più profondi sotto forma di immagini, condividerli, portarli in supervisione le è stato di grande aiuto. Come lei dice: “Penso sempre che se non avessi frequentato la Scuola di Arteterapia della Pro Civitate Christiana di Assisi sarei precipitata in un baratro oscuro! L’Arteterapia oltre ad avermi aiutata personalmente, mi ha permesso di supportare persone in sofferenza, attraverso il mio lavoro”. Il libro è il regalo che Monica aveva promesso a sua mamma quando era ancora in vita. Le immagini delicate e profonde arricchiscono il racconto…

Mercoledì 16 Agosto
Guido Donati – “L’ufficiale torna al Fronte e….”
Giallo, ma non troppo… intriso di vita agreste piemontese tra le due Guerre Mondiali… sulla scia di ermetici e raggelanti documenti militari del 1942… nella Jugoslavia invasa dagli Italiani. 

Mercoledì 23 Agosto
Marco Tucci – “Il ponte del Diavolo”
Ambientata tra le suggestive valli piemontesi, dove si trova il misterioso “Ponte del diavo-lo” (costruito a Lanzo, in provincia di Torino, nel 1378, il ponte ha ispirato nel tempo numerose leggende locali), la vicenda si muove tra festini mondani, salotti e squarci di vita tradizionale della valle, in un percorso sospeso tra superstizione, antiche credenze esoteriche e inspiegabili déjà-vu. Rodolfo Chiaromonti è un pianista compositore di successo in crisi esistenziale, attratto dalle scienze occulte, separato dalla moglie e con un figlioletto cui tiene molto. Si aggroviglia sempre di più attorno alle avventure di personaggi sinistri e affascinanti, coinvolti in tresche diaboliche e attività segrete. Geniale e tormentato, Rodolfo ci trasporterà nel vivo del mistero, del thriller e delle presenze mi-steriose che popolano quelle valli nascoste…

Mercoledì 30 Agosto
Alessandro Bellati – “Siamo il clima che viviamo”
“Siamo il clima che viviamo” racconta di quanto il clima diventi il concetto chiave per capire le abitudini dell’essere umano; la Geografia è la madre della Storia perché ogni azione può essere svolta e può avere un senso esclusivamente in un dove.

“ANTOLOGICA POLAROID” mostra fotografica di Franco Tavaroli

Da Venerdì 7 a Domenica 30 Luglio

Con l’avvento della fotografia digitale tutto è diventato istantaneo, ma è doveroso precisare che Edwin H. LAND ( chimico americano), tramite la Pellicola Polaroid da lui inventata nel 1937, è stato il primo a permettere a tutti di ottenere una immagine istantanea in bianco e nero con il revetto della prima fotocamera a sviluppo immediato nel 1948.; attraverso ulteriori studi e prove, nel 1963 brevetto’ la prima pellicola a colori a sviluppo immediato.

Per merito di artisti e musicisti come A.WARHOL, P.SMITH, D. BYRNE ed altri, la Polaroid entrò nella cultura POP ed in seguito divenne strumento creativo di grandi fotografi fra i quali H. NEWTON, L. GHIRRI, F. FONTANA e C. CORRIVETTI.

Ma è con M.GALIMBERTI che questo strumento trova la più ampia diffusione artistica, infatti il fotografo ne fa il suo cavallo di battaglia e influenza,con i suoi mitici mosaici e interventi di ogni genere , una notevole schiera di seguaci.

La “ POLAFOTOGRAFIA” è un mezzo espressivo che permette l’affinamento della nostra creatività; infatti una POLAROID si puo’ manipolare,graffiare,incidere,colorare,si puo’ trasferire l’immagine ancora in via di sviluppo su altro supporto,distaccarne l’emulsione e trasportarla su vetro, stoffa o altre superfici e tanto altro ancora senza limiti creativi perche’ e’ proprio liberando la nostra fantasia che possiamo ottenere molto piu’ di un semplice scatto fotografico.

Ciò che rimane alla fine di ogni procedimento creativo di una POLAROID è però sempre quello che abbiamo colto al momento dello scatto che in se contiene tanti suggestivi stimoli interpretativi che ci permettono di trasformarla.

Manipolare è quindi “alterare” la realtà dell’attimo immortalato sulla pellicola istantanea e farle acquisire quelle caratteristiche ispirate dalla nostra creatività.

BIBLIOGRAFIA:
Nato ad Arma di Taggia nel 1950, Franco Tavaroli si avvicina alla fotografia agli inizi degli anni 70 e, da autodidatta, forma la sua esperienza sulla tecnica fotografica.
Il grande senso di libertà che da sempre lo caratterizza, lo porta ad analizzare e ricercare tutto ciò che rispecchia lo stato d’animo del momento, esprimendo con le immagini il suo pensiero e le sue emozioni.
Accresce il suo bagaglio tecnico culturale conoscendo e frequentando maestri della fotografia quali F.Fontana, F.Roiter, P.Settanni ed altri.
Rivolge la sua attenzione anche alla manipolazione dell’immagine usando materiale Polaroid che permette l’espressione immediata della creatività attraverso varie metodologie transfert, distacco dell’emulsione, incisione, etc).
Ha fondato e diretto il Gruppo Fotografico “L’Occhio Magico” (1993-2003).
Si è dedicato all’insegnamento della fotografia istituendo corsi di base, ritratto, nudo e creatività e ha curato e organizzato esposizioni fotografiche.
Ha esposto le sue opere in mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero. Ha collaborato con enti del ponente ligure per la promozione turistica e artigianale.

Punti di Vista

Domenica 2 Luglio 2023 – Castello dei Doria

A più di dieci anni dalla sua prima messa in scena itinerante, LIBER THEATRUM ripropone, con la regia di Diego Marangon e in maniera stanziale sul palco del Castello dei Doria, lo spettacolo “PUNTI DI VISTA” liberamente ispirato al curiosissimo e geniale testo francese “Esercizi di stile” di Raymond Queneau, splendidamente tradotto in Italia per Einaudi da Umberto Eco.

Tante novità per un lavoro teatrale divertente, con soluzioni originali tali da coinvolgere in maniera sorprendente il pubblico e che permette agli innumerevoli interpreti di pescare tra le numerosissime e sorprendenti possibili reinterpretazioni pensate per essere messe in scena, partendo e prendendo spunto da una storia molto comune e banale: un breve episodio di vita quotidiana ambientato nella Parigi degli anni ’40 diventata una raccolta di ben 99/novantanove piccoli racconti, che sono in realtà lo stesso, identico, episodio scritto e riscritto continuamente sempre in maniera diversa…

Raymond Queneau trasforma cioè il “fatto” utilizzando per ogni versione uno stile, una figura retorica, un genere diverso, raccontandolo in maniera nuova, inaspettata e originale ogni volta. Un effetto comico talvolta travolgente, ma soprattutto un esperimento sulle molteplici possibilità del linguaggio, con ingredienti assolutamente scarni e improbabili. Lo spettacolo vedrà gli attori impegnati nei ruoli di personaggi diversi, ognuno con il proprio personale punto di vista, utilizzato per raccontare lo stesso banale episodio: “un uomo dal collo allungato che su un pullman di una linea urbana a Parigi litiga con altri passeggeri”.

La genialità del grande scrittore francese Raymond Queneau portata in scena scegliendo le figure più adatte alla versione teatrale, per un divertimento assicurato e diverso ogni volta, allo scopo di creare al meglio l’atmosfera giusta, nel rispetto delle volontà dell’autore francese, che con il suo lavoro ha voluto dimostrare quanto la realtà possa essere sfaccettata, poiché essa non può prescindere da chi la osserva.

Ingresso a bigliettazione. Info e prenotazioni: Ufficio IAT Dolceacqua +39 0184 206666 – iat@dolceacqua.it – – whatsapp

Zodiaco e Astri con Vincenzo Laganà

Giovedì 29 Giugno 2023 – Castello dei Doria

L’Astrologo Vincenzo Laganà, dopo aver fatto parte del cast di Rai2 con DRUSILLA Foer con l’Almanacco del Giorno Dopo, presenta un evento all’insegna degli Astri. Una serata per toccare più da vicino il cielo, le costellazioni, lo zodiaco e i pianeti. Il Centro Culturale Ricreativo di Dolceacqua, in Collaborazione con il Comune di Dolceacqua, presso il Castello dei Doria, Vincenzo Laganà presenta lo zodiaco, i segni e i pianeti. Il Castello di Dolceacqua, un simbolo storico che raccoglie mistero bellezza e fascino, il luogo in cui il cielo si intravede in tutte le sue bellezze. L’Astrologo racconta eventi passati e futuri. La serata si svolgerà il 29 Giugno alle ore 21.00 all’interno del Castello. L’invito è rivolto a tutti, non mancate perché le sorprese sono molte. Gli argomenti trattati sono legati ad un maggiore approfondimento per conoscere meglio il significato di Segno Zodiacale, Oroscopo e Tema Natale. Al termine verrà lasciato spazio per fare domande al relatore.
Ingresso libero, info e prenotazione scrivere a iat@dolceacqua.it o telefonare a +39 0184 206666 www.astrologiaevita.com  +39.3804524880  info@astrologiaevita.com

BERGALLO ANDAMICI

Tornano i giullari al castello di Dolceacqua

1)Alessandro Bianchi Live (16 giugno h.21:30)
Il Cabaret estremo Di Alessandro Bianchi Live dimostra come un comico è disposto a tutto pur di sorprendere e divertire: suonarsi le chiappe, travestirsi da trans, scendere nei vuoti cosmici della mente di un fotomodello o calarsi violentemente nei panni di un vigile urbano fondamentalista. Inoltre Alessandro Bianchi evoca traduttori sottopagati e comandanti di aerei a fine carriera con la stessa voglia di pilotare un aereo di un barattolo di chiodi. Ritratti estremi che vi regaleranno un caleidoscopio di palpiti emozioni brividi sorprese disagio spasmi disagio sorprese brividi emozioni e palpiti.

Alessandro Bianchi
Diplomato alla Scuola del Teatro Stabile di Genova.
Esordisce al grande pubblico con la formazione dei Cavalli Marci, alterna radio, cinema e televisione dove partecipa a numerose trasmissioni tra cui “Quelli che il Calcio” “Matricole&Meteore”, “Bulldozer”, “Scorie”, “Neurovisione” e “Colorado”.
In teatro ho portato per l’Italia spettacoli comici one man show come “Basilicanova Power”, “Faccia di Cane e altre bestie” e “Alessandro Bianchi Live”.

2) S-COACH (17 giugno h.21:30)
di Massimo Olcese, Gabriele Baroni, Lucia Vignati, Francesco Fontana
Gli atleti hanno il coach. Gli attori e i cantanti hanno il coach. Molte squadre di calcio hanno il coach. Persone comuni con problemi comuni hanno il coach.
Ma cosa faccia un coach, quali siano i suoi segreti, cosa sia il coaching, molti ancora non lo sanno.
Giocando sul doppio ruolo attore-coach nasce l’idea di uno spettacolo che nell’iterazione costante col pubblico informa sul tema con leggerezza e ironia.
Ma S-COACH è anche una seduta gratuita di coaching e un’occasione per stimolare il cambiamento.
Un’ora e un quarto di riflessioni e risate articolata in sette punti:
1) Accoglienza e prologo.
2) Decalogo del buon coach.
3) Il mio primo incontro con una cliente. Monologo interiore.
4)  Le soluzioni che invece di risolvere, perpetuano e alimentano il problema.
5) Formula del cambiamento reale.
6) Esempi di ristrutturazioni felici.
7) Rito finale.
Spesso non serve cambiare vita, basta cambiare occhiali
Massimo Olcese
Diplomato al Teatro Stabile di Genova, noto al grande pubblico per il duo comico Chiquito y Paquitocon Adolfo Margiotta, è attore di teatro e cinema, partecipa negli anni ad alcuni dei più famosi e storici programmi televisivi, recentemente è protagonista della serie Rocco Schiavone accanto a Marco Giallini

3) SORRISI & CANZONI (18 GIUGNO h.21:30)
di Denei Lisei, è un’alternarsi di monologhi comici e canzoni, a volte serie a volte comiche. Sta a voi decidere quali sono serie e quali comiche.

Enrico Lisei
Cantautore genovese. Ha collaborato a diverse canzoni di Francesco Baccini, ha partecipato con alcune sue canzoni ironiche al Maurizio Costanzo Show e nel 1996, con la canzone “La felicità” ha partecipato a Sanremo giovani. Ultimamente ha scritto per Gianni Morandi la canzone “A me capita”

Carlo Denei, comico, autore televisivo, ha fatto parte dello storico gruppo Cavalli Marci ed ha preso parte a diverse trasmissioni televisive. Dal 2005 è autore a Striscia la Notizia e ultimamente scrive libri comici.  

4) Dimmi ciò che vuoi (23-24 giugno h.21:30)
Sceneggiatura Anna Fraioli – Regia Alessandro Bergallo
Spettacolo di chiusura del laboratorio teatrale tenuto da Alessandro Bergallo. Una commedia “sentimentalmente scorretta”
È risaputo che una donna insoddisfatta, prima o poi escogita un piano di evasione.
Ma se le donne sono cinque? Si può esser certi che il piano sarà diabolico…
E lui, avvolto dal velo ingannatore, distratto dai piaceri della carne, alimentato dalle lusinghe, incantato da quelle mitiche eroine, ottenebrato dal proprio smisurato ego, forse non ricorda più che il mondo materiale non è altro che… illusione.

Anna Fraioli
Sceneggiatrice, commediografa, attrice e regista teatrale.
Laureata in Giurisprudenza a Sapienza Università di Roma, il suo interesse e la passione per le scienze umanistiche e per ogni forma d’arte, la costante attenzione ai percorsi di crescita individuale e agli aspetti meditativi di derivazione orientale, la sua attrazione per la contaminazione tra differenti discipline, la portano a intraprendere un’articolata formazione artistica e olistica.
Completa gli studi in Mindfulness, quelli musicali e teatrali, prosegue il suo percorso laureandosi in Lettere e Filosofia presso Sapienza e si specializza nelle discipline relative alle Scienze dello Spettacolo.
Approfondisce gli studi sul comico, che diventa un suo preciso oggetto di ricerca e sperimentazione che la porta, tra l’altro, a fondare laboratori creativi sulla comicità e a dirigere alcuni spazi teatrali della Capitale.
Dopo aver lavorato in varie produzioni come attrice, attualmente è sceneggiatrice e regista.

Mostra personale di Pittura ad olio di Elena Copetti

Omaggio al Borgo Medievale di Dolceacqua dell’Artista piemontese.

Dolceacqua: da sabato 24 giugno a domenica 02 luglio 2023

L’evento, presentato dal Centro Culturale Ricreativo in collaborazione con il comune di Dolceacqua, che durerà per una settimana, si terrà presso la “Pinacoteca G.Morscio” nel Palazzo Luigina Garoscio, situato all’interno del suggestivo borgo medievale. Sabato 24 giugno alle ore 14.00 si darà il via alla mostra personale di pittura ad olio di Elena Copetti, per la seconda volta in Liguria, presentata dal Centro Culturale Ricreativo e dal Comune di Dolceacqua presso la “Pinacoteca G.Morscio”, all’interno del paese. Nell’occasione sarà presente, non solo la curatrice della mostra Anna Lorenzi, ma anche l’artista piemontese che con la sua presenza renderà unica la vostra esperienza. Le opere rappresenteranno non solo il caratteristico Castello dei Doria, ma anche tutti i punti di forza dell’artista, cariche di tutta la sua ispirazione legata al mondo dell’arte figurativa e non solo. I visitatori avranno l’occasione di essere trasportati in un’atmosfera medievale passando all’interno dei “carruggi” Dolceacquini, fino ad arrivare al Palazzo Luigina Garoscio in Via Doria 10, per coglierne tutta la sua potente storia e per scoprire poi al suo interno le opere d’arte create da Elena. Un grazie al centro culturale e all’amministrazione comunale e in particolare alla consigliera nonché segretaria del Centro Culturale Ricreativo Luana Mauro per l’ospitalità, l’aiuto e la pazienza nell’organizzazione.

…100 Anni di Barbadirame

Nato nel 1923, Barbadirame con le sue opere desterà grande interesse, non solo perché è figlio di Dolceacqua, ma anche perché i suoi lavori sono di grande valore ed alcuni ben conosciuti dal pubblico della zona.

Fu amico di Pablo Picasso, il grande Maestro spagnolo, che non amava parlare dei giovani pittori, ma di lui disse che era un pittore « autentico, serio come i lavoratori della sua terra»  («Je l’estime car c’est un peintre authentique, sérieux, comme les travailleurs de sa terre. (…) les pierres de ces murs de campagne et les troncs de ces oliviers méditerranéens, ont la même humanité que leurs paysans, la même éternité…»

Ennio Morlotti amava in Barbadirame « il suo respiro esistenziale, doloroso, dovuto alla sua fedeltà alla terra » e Francesco Biamonti lo considerava come uno dei pittori liguri di maggiore talento.

A cento anni dalla nascita del pittore, saranno presentati al pubblico durante tutta l’estate alcuni dei suoi lavori più significativi presso la sala consigliare del comune di Dolceacqua.